Le camelie d’oro

by Gianmario Motta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. , Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Vice Presidente della Società Italiana della Camelia e Director della International Camellia Society, ha visitato più volte lo Yunnan e lo Sichuan, considerati lo scrigno botanico delle piante ornamentali, percorrendo in jeep quasi 10.000 km ed esplorando sistematicamente le foreste di camelie spontanee.  Ha compiuto viaggi di documentazione in Vietnam del Nord e in Giappone. E’ autore di vari articoli sulle camelie su riviste internazionali. E’ professore di ruolo alla Facoltà di Ingegneria di Pavia ed è incaricato al Politecnico di Milano e alla Università di Lecce.

Camelie e camelie gialle

Grande parte delle camelie coltivate sui mostri laghi in Italia sono varietà ottenute in coltivazione della Camellia japonica. Recentemente, si sono diffuse anche varietà di Camellia sasanqua, a fioritura autunnale ed invernale. Nella percezione comune, il fiore della camelia è bianco, rosa (con infinite gradazioni) o rosso, omogeneo o screziato. Quindi poche specie botaniche, molte varietà, una grande diversità di forme fiorali ma una limitata gamma di colori.

Allo stato naturale, le camelie offrono un panorama completamente diverso. Le specie sono molto numerose (duecentocinquanta), i colori includono il giallo e il diametro dei fiori arriva sino a 15 cm.

Più che dai grandi fiori, botanici e collezionisti sono attratti dal fiore giallo. Il fascino di una camelia d’oro è innegabile. Come è il fiore della camelia gialla? Dove si trova? Si può coltivare in Italia? Sono queste le domande cui vogliamo rispondere in queste righe.

La regioni delle camelie gialle: Vietnam e Cina

Le camelie spontanee vivono solo in Estremo Oriente. Il Giappone ospita quattro specie spontanee cioé la Camellia japonica, ovvero la camelia per antonomasia, la Camellia sasanqua, ovvero la camelia che fiorisce in inverno nei nostri giardini, la bianca Camellia oleifera, molto simile alla sasanqua, e la profumata Camellia lutchuensis. La grandissima maggioranza delle camelie spontanee e la totalità delle camelie gialle vivono in Cina e Vietnam.

Nonostante la numerosa colonia francese residente in Viet Nam dalla metà del Settecento, le camelie sono descritte solo nel 1888 da  Pierre, poi nel 1910 da Pitard e nel 1943 da Gagnepain, che classifica 28 specie. Dopo quaranta anni di guerre con Francia e Stati Uniti, nella seconda metà degli anni Novanta alcuni botanici, fra cui Rosmann, attirano l’attenzione sulla flora del Viet Nam. Nel 1998, sull’International Camelia Journal sono pubblicate ben sette nuove specie di camelie del Vietnam. Nel 2002 le specie censite in Viet Nam ammontano a 50 (sulle circa 250 del genus Camellia) di cui 28 esclusive.

Insieme con la Cina, il Viet Nam è la patria delle camelie gialle. Infatti ne conta 15[1] specie, di cui 8 esclusive. Le camelie sono prevalentemente distribuite sulle montagne del Nord, al confine con la Cina, a quote sino a 1.000 metri, su terreno vulcanico o limestone. Un’altra zona potenzialmente ideale ma ancora poco studiata sono gli altipiani centrali, con terreno vulcanico e altitudine sino a 3.000 metri(Figura 1). Menzioniamo infine la Birmania settentrionale, affine alla Cina, ancora poco esplorata per varie vicende politiche. 

                          

Come in Cina, le camelie seguono una distribuzione altimetrica. Nelle pianure intensamente sovra popolate sopravvivono solo camelie coltivate - fra cui la camelia da te (Tabella 1).

Foresta tropicale sempreverde

La maggior parte delle camelie cresce nel sottobosco, al terzo ed ultimo livello prima del suolo

In questa foresta si trova p.e. la C. petelotii (gialla)

Foresta su limestone

Le foreste che crescono sulle colline sono un tipo di foresta sempreverde

La flora non è calcifuga

Le camelie gialle (C. flava, C. cucphuongensis, C. aurea) spesso crescono lungo torrenti o vallette

Foresta secondaria sempreverde

Foresta disturbata dall’azione umana

In questa foresta si trovano p.e la C. rosmannii (gialla) e la C. amplexicaulis  (rosa-rossa)

Aree coltivate: si trovano solo specie coltivate

Per il Te: C. sinensis var. assamica

Per l’olio: C. oleifera, C. vietnamensis

Per i fiori: C. japonica, C. amplexicaulis

Tabella 1 Distribuzione delle Camelie nel Nord Viet Nam (rielaborato da (1)

Nelle regioni pedemontane, la foresta secondaria sempreverde e la foresta su limestone (arenaria e simili), pur inquinata da piantumazioni per riforestazione, conservano camelie spontanee. Nella foresta secondaria, i due strati superiori di vegetazione non sono continui, e talvolta sono sostituiti da una o  due essenze delle piantagioni di riforestazione (Pinus e simili); quindi la illuminazione è maggiore (Figura 3). Le valli pedemontane sono colonizzate dalla flora portata dall’uomo. Nella foto della valle percorsa da un fiume quasi asciutto (siamo nella stagione secca) si notano banani e varie alterazioni del paesaggio (Figura 4). Il disboscamento e gli impianti di contadini e monaci possono però disseminare camelie nelle radure, come la bella Camellia tamdaoensis piantata lungo il sentiero (Figura 5).

L’ambiente caratteristico della camelia spontanea è la foresta primaria, che in Vietnam ho incontrato alle medie quote (800m ed oltre). Un esempio di foresta montana si trova a Tam Dao, a 70 km a nord di Hanoi, lungo il confine cinese. Essa è formata da Fagacee, Magnoliacee, Hammelidacee, Lauracee, Theacee (incluse camelie) distribuite sui tre strati degli alti fusti, medi fusti, sottobosco. Le camelie si trovano nel sottobosco e vivono nell’ombra quasi completa (Figura 2).

Gli esemplari di Camellia da me osservati in Viet Nam sono isolati. L’isolamento probabilmente rispecchia una fase d’estinzione. Infatti, con quasi 80 milioni di abitanti su 329.000 km quadrati, il Viet Nam è al limite della sovra-popolazione. L’espansione delle aree coltivate e il prossimo inquinamento conseguente alla meccanizzazione dell’agricoltura, alla industrializzazione ed alla urbanizzazione altererà nei prossimi anni le aree non protette con la quasi certa scomparsa delle specie locali.

Figura 2 Foresta Primaria (800-1.000 m di quota, area di Tam Dao)

Figura 3 Foresta Secondaria (300 m di quota, area di Tam Dao)

Figura 4 Valle pedemontana zona di Tam Dao

Figura 5 Camellia tamdaoensis

Concludiamo con alcuni cenni sulla Cina. Grande parte delle specie di camelie gialle vivono nelle regioni sud-occidentali del Guanxi. Altre specie crescono nella zona sud-orientale dello Yunnan e del Guizhou. Come si nota dalla cartina qui sotto, queste aree sono adiacenti al Viet Nam (Figura 6) e presentano caratteristiche orografiche analoghe, con basse montagne e vegetazione sempreverde Per fortuna delle camelie e di altre specie botaniche, lo Yunnan è relativamente poco popolato, con soli 30 milioni di abitanti su una superficie di circa 400.000 kmq. Sono ancora presenti grandi foreste a media quota nella zona sud-occidentale (Banna) e, ad alta quota, nella zona nord-occidentale (Shangri-la).

                   

Il clima e l’ambiente della camelia gialla

Il clima tipico della camelia gialla è quello della foresta tropicale. Consideriamo l’esempio del parco di Tam Dao, a 70 km da Hanoi (Vietnam). Collocato a 21° N, abbraccia un arco di 80 km di montagne al confine cinese, con una superficie di 360 kmq. La montagna più elevata (Dao Bac) sale a 1.529 metri. Il clima, rilevato a 900 metri di altitudine, è molto piovoso e relativamente fresco. Le caratteristiche montane di Tam Dao risaltano nel confronto con Nanning, altra area di camelie gialle, con clima molto più caldo. Kunming, capitale dello Yunnan, dotata di clima eccezionalmente mite, esemplifica una situazione limite, dove le camelie gialle resistono ma non si riproducono (Tabella 2).

 

Tamdao

(Viet Nam)

Nanning

(Guangxi, Cina)

Kunming

(Yunnan, Cina)

Altitudine m

900

----

1700

Temperatura media annua

18.0 C°

22 C°

14.8 C°

Temperatura massima

max estrema 33.1 C°

28.5 C°

19.9 C°

Temperatura minima

min estrema -0.2C°

13.5 C°

7.8 C°

Precipitazioni annue (mm)

2.630

1.000-1.800

991.7

Giorni di pioggia

193.7

---

----

Massima precipitazione giornaliera[2]

299.5

----

----

Umidità relativa media (%)

87.0% minima 60.0

97%

72%

Evaporazione annua (mm)

561.5

   

Tabella 2 Confronto climatico

La eccezionale piovosità e il clima mite, insieme con il regime monsonico delle piogge, determinano una stagione di crescita e fioritura “anomala”. Le camelie gialle, infatti:

  • Vegetano in inverno, in una stagione relativamente secca, reagendo alla diminuzione della luce e della temperatura (si guardi la foto di Figura 5, scattata a capodanno che evidenzia la nuova vegetazione colore rosso,), distinguendosi da altre camelie della zona monsonica (come la stessa Camellia japonica) che invece vegeta in primavera;

  • Fioriscono in autunno-inverno, in modo scalare.

Da queste caratteristiche comportamentali, sommate al contesto climatico si estrapola un paradigma delle esigenze della camelia gialla che tracciamo qui sotto:

  • Terreno con composizione analoga a quella richiesta da altre camelie, ma sempre umido e senza ristagni d’acqua.

  • Illuminazione: da ombra a pieno sole (esigenza comune a tutte le camelie tropicali)

  • Regime climatico:

    • Temperatura minima sempre sopra zero (anche se le camelie gialle resistono a brevi periodi di freddo intenso ed anche alla neve);

    • Inverno asciutto (moderatamente) ed estate molto piovosa, in quanto la umidità modera la evaporazione (si veda il clima di Tamdao

     

 

Dalla Camellia chrysantha alla Camellia innominata

Nel 1965, all’inizio della Rivoluzione culturale, il professor Hu, descrisse una nuova specie di camelia gialla, trovata nel Guangxi, e la chiamò Camellia chrysantha, per il colore oro del fiore. Oggi riclassificata come Camellia nitidissima, divenne subito un caso internazionale. Nel 1966 fu organizzata una spedizione e semi e margotte furono portati a Kunming, ma gli studi furono interrotti dalla Rivoluzione culturale sino al 1973. Nel 1977-78 la Camellia chrysantha fiorì per la prima volta a Kunming e il polline fu usato per ottenere ibridi. Nel frattempo, gli studiosi cinesi iniziarono a esplorare sistematicamente le foreste sud-orientali della Cina scoprendo decine di nuove specie gialle. Anche a me è capitato di descrivere una specie nuova, con un fiore giallo reaktivamente grande, che, igmorando se fosse stata già catalogata, ho provvisoriamente battezzato Camellia innominata e che oggi è inserita nella guida di Parks e Gao (2005).

Nelle pagine successive sono riportate le foto. Do qui sotto una selezione delle specie osservate nei viaggi in Vietnam e Cina. Le tabelle e le foto danno alcune indirette indicazioni sul potenziale ornamentale delle camelie osservate [1].

Le camelie gialle sono certamente affascinanti. Il colore giallo è attraente. Inoltre i fiori non sono perulati, ed il bocciolo, libero dal verde, pare una gemma o un grano d’oro. I fiori di alcune specie sono attraenti per forma, colore. I petali cerosi e spessi sono resistenti e non marciscono (nel clima del Viet Nam e della Cina).

Il loro comportamento ornamentale, almeno negli esemplari che hi visto, è però alquanto diverso dalla Camellia japonica, che possiamo considerare la camelia per antonomasia. In primo luogo la forma piuttosto tozza non compete con la figura aggraziata delle migliori varietà di camelia. Inoltre la foglia, grande in assoluto (12-18 cm contro i 8-12 cm della japonica) e quasi enorme rispetto al fiore (5 cm contro gli 8-14 cm della japonica), può apparire sproporzionata. Interessanti invece il colore, spesso verde chiaro e  lucido, e la tessitura l foglia, profondamente nervata e bullata. Infine la fioritura è piuttosto scalare, con pochi fiori per volta, più rada delle più generose varietà di Camellia japonica (p.e.”Lavinia Maggi”) e di molte specie spontanee che iniziano ad essere importate in Italia (p.e. Camellia cuspidata).

Il limitato potenziale ornamentale delle camelie gialle ha spinto molti vivaisti a tentare la ibridazione, cercando di conservare il fiore giallo e di migliorare le caratteristiche di portamento e sopra tutto la rusticità. Tuttavia, non abbiamo notizia di ibridi di successo.

 

Camellia cucphuongensis

Camellia crassiphylla

Camellia  petelotii

Riferimento

Ninh & Hakoda, 1998

Non trovate né descritte capsule e semi

Ninh & Hakoda, 1998

Non trovate né descritte capsule e semi

Sealy, Kew Bulletin, 1949

In Hung Ta –Bartholomew (1984) non è menzionato il colore

Pianta

Alberello 3-5 metri

Alberello 3-5 metri

Alberello 3-5 m (stima)

Foglia

(osservazioni dirette)

cm 6-12 cm x 2.7-4.5 cm

Foglia enorme (da cui il nome) 17.3-25.1cm x 9.1-13.0 cm

Foglia; cm 10-12 x 4 ca  (stima)

Fiore (osservazioni dirette)

Colore oro, medio-piccolo, forma semidoppia e campanulato, diametro 4-5 cm ca

Buon numero di petali (fino a 24) disposti in modo imbricato, con un arrangiamento a coppa rovesciata dalla forma regolare e inusuale

Fiore carnoso e resistente. 

Colore oro, piccolo, diametro 4-4.3 cm ca, quasi incospicuo rispetto alla foglia

Colore oro, piccolo, semidoppio, diametro 4-6 cm

Fiore carnoso, eccezionalmente resistente (1-2 giorni reciso)

Colore più forte rispetto alla C. nitidissima

Esemplari osservati

Esemplare all’ingresso del Cucphuong National Park a 500 m slm

Si dice viva su suolo calcareo.  

Esemplare nella foresta di Tam Dao, a circa 600-800 m slm (stima), in piena foresta, sottobosco (3°  livello), arenaria, quasi al buio

Esemplare ad un’altitudine di 950 m in zona esposta a Nord-Ovest, Parco di Tam Dao, quindi fresca, umida e riparata dai venti dominanti

Potenziale ornamentale

Potenziale ornamentale medio, prossimo a C petelotii

Apparentemente limitato  potenziale ornamentale, dato il fiore piccolo.

Apparentemente alto  potenziale ornamentale, dato il fiore medio, di tipo semi doppio.

 

Camellia  tamdaonesis

Camellia “innominata”

Riferimento

Hakoda, 2001 (la descrizione non ci risulta pubblicata)

Descritta da Motta (2002) sulla base di un ramo fiore reciso mostrato al convegno di Tamdao; catalogata per la prima volta in Gao J., Parks C.R., Du Y (2005).

Pianta

Alberello di medie dimensioni, simile alla C nitidissima

Non osservata

Foglia

(osservazioni dirette)

Foglia simile alla C. nitidissma (= nervata, bullata, lancelolata)

Osservazioni su ramo reciso: cm 21ca x 9 cm ca; picciolo 3 cm ca

Fiore (osservazioni dirette)

Colore giallo-zolfo, piccolo, 4-6 cm

Osservazione su esemplare reciso : colore oro, dimensione media, semidoppio, diametro 8-9 cm ca

Esemplari osservati

Esemplare probabilmente coltivato, zona di Tam Dao, a 300-400 m slm, in piena luce, su arenaria; altri esemplari osservati in ombra

Secondo le informazioni raccolte, scoperta probabilmente fra il 1999 e il 2000, montagne di Tam Dao, quota prossima a 1000 m slm

Potenziale ornamentale

Limitato  potenziale ornamentale, dato il fiore piccolo

Apparentemente alto  potenziale ornamentale, date la dimensione medie del fiore e la forma, quasi semi doppia

 

 

Camellia  nitidissima

Camellia  impressinervis

Riferimento

Gao J., Parks C.R., Du Y. (2005)

Gao J., Parks C.R., Du Y. (2005)

Pianta

Piccola pianta sempreverde, alta 2-5 metri

Piccola pianta sempreverde, altezza sino a 4 m.

Foglia

(osservazioni dirette)

Verde medio, molto bullata, grande , lunga 11-17 cm, lanceolata o stretta-oblunga

Voglia molto incisa (da cui il nome) ellittica, lunga 12-22 cm, larga 5-8,5 cm

Fiore (osservazioni dirette)

Giallo puro, medio-piccolo, diametro 4-5cm, con petali spessi, quasi cerosi

Giallo meno intenso della Camellia nitidissima, diametro 4-5cm

Esemplari osservati

Honk Kong; Kunming (giardini botanici)

Honk Kong;  Kunming (giardini botanici)

Potenziale ornamentale

Fiore piuttosto duraturo; moto belli gli stami, talvolta tendenti al rosso; fioritura rada, poco appariscente; le pianta coltivate osservate hanno circa 15-20 anni di età, sono cespugli medi, con portamento espanso

In coltivazione è molto simile alla Camellia nitidissima conla quale è facile confonderal; il fiore è troppo piccolo rispetto alla foglia.

 

Figura 7 Camellia cucphuongensis

Figura 8 Camellia crassiphylla

Figura 9  Camellia petelotii

Figura 10 Camellia tamdaoensis (fiore)

Figura 11 Camellia “innominata”

Figura 12 Camellia nitidissima - fiore

Figura 13  Camellia nitidissima - pianta

Figura 14 Camellia impressinervis

Camelie gialle per i nostri giardini?

L’acclimatazione della camelie gialle è una incognita. La camelie gialle vivono in una zona esente dal gelo. L’Italia meridionale offre zone simili, come ad esempio l’arcipelago napoletano. Tuttavia, oltre alla temperatura, va considerata la umidità. Una introduzione graduale in serra e in climi miti potrebbero permettere, forse, la acclimatazione all’aperto.

La camelia gialla più disponibile è la C. nitidissima, in vendita in Giappone presso il vivaista Inazawa e presso le grandi nurseries americane. Alcuni semi, da noi importati in Italia, sono germinati. Alcune piantumazioni sperimentali sono anche in Europa, per esempio nel parco di villa Durazzo Pallavicini a Genova. Sono invece da sperimentare la C. petelotii, i cui semi potrebbero essere disponibili, essendo la specie nota da tempo, e la C. cucphuongensis, i cui semi non sono nemmeno stati descritti.

In conclusione, la camelia gialla si presenta, come la orchidea tropicale, una curiosità da serra. Molto più promettenti appaiono, a mio avviso, le specie frigo-resistenti e a fioritura quasi-continua scoperte recentemente alle alte quote (3.000 metri) delle montagne della Cina occidentale.

Riferimenti

  1. AAVV, Tam Dao National Park, Agricultural Publishing House, Hanoi 2001

  2. AAVV , First National Symposium on Yellow Camellias of Vietnam (Proceedings of), Tam Dao, Viet Nam, Jab 8-10, 2002

  3. Chang H., Bartholomew B., Camellias, Batsford, London, 1984

  4. Tran Ninh, Camellia cucphongensis, International Camellia Journal, 1998, p.71

  5. Tran Ninh, Camellia rosmannii, International Camelia Journal, 1998, p.74

  6. Tran Ninh, Naotoshi Hakoda, New Species of genus Camellia from Viet Nam, International Camellia J